In generale, l’iscrizione a ruolo è l’atto con il quale si crea il primo contatto tra le parti e l’autorità giudiziaria.
Nello specifico, il Cancelliere provvede ad annotare su un apposito registro, il Ruolo Generale, per ciascun anno e in ordine cronologico, i procedimenti per i quali si è richiesta l’iscrizione. Per ogni procedimento viene assegnato un numero di ruolo generale (R.G.) che identificherà la causa per tutta la sua durata. Oggi le iscrizioni a Ruolo si effettuano solo in via telematica (a parte le iscrizioni davanti all’Ufficio del Giudice di Pace).
QUANDO SI PUO’ PROCEDERE ALL’ISCRIZIONE A RUOLO DEL PIGNORAMENTO DEL CONTO CORRENTE?
Una volta notificato l’atto di pignoramento del conto corrente, l’Ufficiale Giudiziario restituisce al creditore l’originale dell’atto, sul quale sono riportati i dettagli della notifica effettuata. A partire dal giorno della restituzione dell’atto, decorre un termine di 30 giorni per poter iscrivere la causa a Ruolo (art. 543 c.p.c.).
Il creditore dovrà depositare, proprio ai fini dell’iscrizione della causa a ruolo, la copia conforme dell’atto di pignoramento notificato, del titolo e del precetto.
Il termine di 30 giorni deve essere coordinato con il termine per il deposito dell’istanza di assegnazione delle somme. L’art. 497 c.p.c. prevede che pignoramento perda efficacia quando, dal giorno del suo compimento, siano trascorsi 45 giorni senza che sia stata richiesta l’assegnazione delle somme.
Quindi, è vero che il termine di 30 giorni decorre dal giorno di restituzione dell’atto di pignoramento, del titolo e del precetto da parte dell’Ufficiale Giudiziario ma deve comunque essere rispettato il termine di 45 giorni per l’istanza di assegnazione delle somme (art. 497 c.p.c.).
Peraltro, l’art. 501 c.p.c. prevede un termine dilatorio: l’istanza di assegnazione dei beni pignorati (in questo caso, della somma di denaro) non può essere proposta se non decorsi 10 giorni dal pignoramento.
Patrocinante avanti alle Magistrature Superiori
Professore presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università Bocconi